Sempre più donne stanno riscrivendo le regole del lavoro, scegliendo di non dover per forza separare carriera e maternità. Da qui nasce il termine “mompreneur”, una fusione tra “mom” e “entrepreneur”, che indica una mamma che ha scelto l’imprenditorialità per crearsi un’attività flessibile, su misura per sé e per la propria famiglia.
In questo articolo scoprirai cosa significa essere una mompreneur, quali sono i vantaggi e le sfide di questo percorso e come iniziare anche se hai poco tempo, budget limitato o mille cose da fare. Troverai spunti concreti, idee di business e consigli utili per conciliare lavoro e vita personale in modo più libero e consapevole.
Chi è una mompreneur?
Essere una mompreneur non significa semplicemente “essere una mamma che lavora”, ma abbracciare un modello imprenditoriale che mette al centro autonomia, flessibilità e realizzazione personale. Il termine nasce per indicare tutte quelle donne che, pur avendo figli e responsabilità familiari, decidono di avviare un’attività in proprio, che si tratti di un piccolo ecommerce, un servizio online, un progetto creativo o un’impresa locale.
La mompreneur è quindi una figura ibrida e moderna: lavora, crea, cresce i propri figli e costruisce valore. Con determinazione, inventiva e spirito pratico, trasforma le proprie passioni o competenze in una fonte di reddito, spesso gestendo tutto da casa o con orari flessibili.
Perché sempre più mamme scelgono l’imprenditorialità
Non si tratta solo di lavorare da casa o di avere più tempo per i figli: diventare una mompreneur è, per molte donne, un modo per rimettersi al centro, riconquistare autonomia, reinventarsi professionalmente e dare valore a competenze spesso maturate in silenzio, tra maternità, gestione familiare e passioni personali.
In Italia, le donne titolari di imprese sono oltre 1,4 milioni, pari al 23% del totale delle attività registrate, come riportato da un’analisi della CGIA di Mestre del 2025. È il numero più alto in Europa, superiore anche a Francia, Germania e Spagna. In pratica, quasi un'impresa su quattro è guidata da una donna, con una forte presenza nei settori di commercio, servizi, artigianato e agricoltura.
Nonostante le difficoltà legate all’accesso al credito, alla gestione del tempo e alla carenza di reti di supporto, il numero di imprenditrici (mamme e non) continua ad aumentare, segno che l’autonomia professionale è sempre più vista come una via percorribile e desiderabile.
Per quanto riguarda le madri, nello specifico, ci sono diverse motivazioni che le spingono a mettersi in proprio. Ecco le principali.
Controllo sul proprio tempo
La maternità cambia le priorità, ma non cancella l’ambizione. Anzi, per molte diventa un incentivo a ripensare la propria carriera. Avere un’attività propria permette di decidere quando lavorare, dove lavorare e come organizzarsi, senza dover chiedere permessi o giustificazioni continue.
Rispondere a un’esigenza personale o familiare
Spesso l’idea imprenditoriale nasce da un bisogno concreto: creare un prodotto per bambini che ancora non esiste, offrire servizi pensati davvero per genitori, vendere online qualcosa che si fatica a trovare offline. La quotidianità familiare può diventare un’ottima fonte di ispirazione.
Valorizzare competenze sottoutilizzate
Molte mamme hanno un bagaglio di competenze professionali che rischia di rimanere inutilizzato nel mondo del lavoro tradizionale. Diventare un’imprenditrice digitale è un modo per mettere a frutto ciò che si sa fare bene, in autonomia e senza vincoli rigidi.
Creare un’eredità, dare l’esempio
Avviare un’attività personale significa anche trasmettere valori di indipendenza, creatività e resilienza ai propri figli e alle proprie figlie. Essere una mompreneur è una scelta che può ispirare l’intera famiglia e contribuire a costruire un modello di lavoro più umano e inclusivo.
I vantaggi di essere una mompreneur
- Flessibilità totale (o quasi)
- Lavoro che si adatta alla vita (e non il contrario)
- Realizzazione personale
- Indipendenza economica
Diventare una mompreneur non è solo una necessità pratica per conciliare lavoro e famiglia, ma anche un’opportunità reale per crescere personalmente e professionalmente. Certo, non è un gioco da ragazzi (o, meglio, da ragazze), ma i vantaggi non mancano.
Flessibilità totale (o quasi)
Una delle ragioni principali per cui molte mamme scelgono l’imprenditorialità è la possibilità di gestire il proprio tempo. Non sei vincolata da orari fissi, turni imposti o riunioni infinite: puoi organizzare il lavoro attorno alla tua routine familiare. Questo non significa che sia sempre facile, ma almeno sei tu a decidere quando fermarti e quando accelerare.
Lavoro che si adatta alla vita (e non il contrario)
Fare l’imprenditrice ti permette di disegnare un modello di lavoro su misura per te: se tu a decidere se avviare un business part-time, full-time, solo in determinati periodi dell’anno o nei momenti in cui i figli sono a scuola. Non sei costretta a scegliere tra “fare la mamma” o “fare carriera”: puoi fare entrambe le cose, con i tuoi tempi.
Realizzazione personale
Spesso la maternità mette in pausa (o in discussione) il proprio percorso professionale. Avviare un’attività in proprio è un modo per ritrovare un’identità professionale, riscoprire talenti dimenticati e dimostrare (a sé stesse, prima di tutto) che c’è ancora molto da dire e da costruire.
Indipendenza economica
Non tutte le attività devono diventare grandi imprese per fare la differenza. Anche un progetto nato in piccolo può diventare una fonte di reddito solida, scalabile e sostenibile, rappresentando un passo importante verso l’autonomia finanziaria. Avere un ecommerce, ad esempio, ti consente di vendere in tutta Italia (o nel mondo) senza uscire di casa. Rimettersi in gioco professionalmente dopo la maternità significa anche riprendere il controllo delle proprie risorse.
Le sfide più comuni (e come superarle)
Nessuna illusione: essere una mompreneur non è una passeggiata. È un equilibrio costante tra mille priorità, con ostacoli reali da affrontare. Ma ogni sfida può trasformarsi in un’opportunità, se sai come gestirla (e accetti che la perfezione non esiste).
Il tempo non basta mai
Dividere le giornate tra clienti, figli, casa, consegne e imprevisti è un esercizio di funambolismo. Il rischio? Farsi travolgere. La soluzione? Pianificare il più possibile, automatizzare dove puoi, accettare che alcune cose non si faranno subito (e va bene così).
Suggerimento: strumenti come i promemoria digitali, i planner condivisi e gli strumenti di marketing automation di Shopify possono aiutarti a risparmiare ore ogni settimana.
Il carico mentale
A volte la testa non si spegne mai. Lavori mentre prepari la cena, rispondi ai clienti con il biberon in mano, ti svegli di notte pensando a una consegna. È il famoso “carico mentale”, e può diventare davvero pesante. Condividere, chiedere aiuto e ritagliarsi spazi solo per sé non è un lusso: è sopravvivenza.
La solitudine
Avviare un progetto da casa può essere entusiasmante, ma anche isolante. Niente colleghi, nessuna pausa caffè condivisa, poche occasioni di confronto. Creare una rete (online o offline) con altre imprenditrici è fondamentale: non solo per combattere la solitudine, ma anche per confrontarsi, collaborare e sostenersi a vicenda.
La paura di non farcela
Capita a tutte: il timore di sbagliare, di non essere all’altezza, di “non sapere abbastanza”. Ma l’imprenditorialità si impara anche strada facendo. Parti con quello che hai, perfeziona con l’esperienza e ricorda che il fallimento fa parte del processo.
Work/life balance: conciliare vita lavorativa e vita privata
“Come fai a fare tutto?” è probabilmente la domanda che ogni mompreneur si sente rivolgere più spesso. La verità è che, nella maggior parte dei casi, non si fa davvero tutto. O meglio, si fa quello che conta, lasciando andare l’idea irrealistica di dover essere ovunque, sempre, in perfetto controllo. L’equilibrio tra vita professionale e vita privata è un fattore dinamico, che cambia giorno dopo giorno e richiede adattabilità più che perfezione.
Trovare un buon work/life balance come mompreneur è possibile, ma serve una gestione consapevole del tempo, dei ruoli e delle aspettative. Non si tratta solo di dividere la giornata tra attività lavorative e faccende familiari, ma di creare un sistema che funzioni per te, con le tue priorità e le tue energie.
Per esempio, può essere utile iniziare la settimana stabilendo orari realistici in cui lavorare, magari sfruttando le ore in cui i figli sono a scuola o dormono. In altri casi, invece, può servire delimitare momenti "off" in cui non si risponde alle email né si guarda lo smartphone. Spesso l’errore più comune è cercare di infilare il lavoro “tra una cosa e l’altra”, ma alla lunga questo aumenta il senso di frustrazione e rischia di compromettere la salute mentale.
Un altro elemento cruciale è imparare a chiedere aiuto. Nessuna imprenditrice (e nessun genitore) può fare tutto da sola. Delegare, sia sul fronte familiare che lavorativo, è un atto di intelligenza, non di debolezza. Avere un partner collaborativo, affidarsi a una rete di supporto, coinvolgere babysitter, nonni o amici fidati può fare una differenza enorme nella gestione quotidiana.
Anche la tecnologia può diventare una grande alleata. Oggi esistono strumenti che semplificano attività ripetitive e ti permettono di risparmiare ore preziose. Per esempio, con Shopify hai a disposizione diversi strumenti di marketing automation, per automatizzare diverse attività, come l’invio di email ai clienti, gestire ordini, tenere sotto controllo l’inventario e vendere anche sui social.
Infine, un consiglio essenziale: ritaglia del tempo solo per te. Anche mezz’ora al giorno per leggere, passeggiare, scrivere o semplicemente non fare nulla può aiutarti a recuperare energie e lucidità. Il benessere personale è un ingrediente chiave per far funzionare tutto il resto.
Conciliare lavoro e vita privata non significa fare tutto perfettamente. Significa trovare un ritmo sostenibile che ti permetta di lavorare bene, prenderti cura della tua famiglia e, allo stesso tempo, non dimenticarti di te stessa.
Idee di attività per mamme imprenditrici
- Vendita di prodotti online
- Creazione di contenuti e personal branding
- Servizi digitali e consulenze
- Artigianato e creatività
- Formazione e tutoraggio
- Attività locali
Una delle prime domande che ci si pone quando si pensa di diventare una mompreneur è: “Cosa potrei fare concretamente?”. La buona notizia è che oggi esistono moltissime attività che si adattano a chi ha bisogno di flessibilità, vuole lavorare da casa e magari ha solo qualche ora al giorno da dedicare al proprio progetto. Non esiste un’unica strada giusta: tutto dipende dalle tue competenze, interessi, risorse disponibili e obiettivi personali.
Ecco alcune idee che possono ispirarti.
Vendita di prodotti online
Aprire un negozio online è una delle opzioni più accessibili per iniziare. Puoi vendere prodotti fatti da te, selezionare articoli da rivendere, oppure avviare un’attività di dropshipping. La gestione può essere semplificata al massimo con strumenti come Shopify, che ti permette di aprire un ecommerce anche senza competenze tecniche, e di gestirlo nei ritagli di tempo.
Creazione di contenuti e personal branding
Se ami scrivere, parlare davanti alla videocamera o condividere la tua quotidianità, puoi trasformare una passione in un'attività. Creare contenuti su YouTube, Instagram o TikTok può aprirti la strada alla monetizzazione tramite collaborazioni, affiliazioni o sponsorizzazioni. Alcune mamme, per esempio, hanno costruito community attorno a tematiche come la maternità, l’organizzazione domestica o l’alimentazione infantile.
Servizi digitali e consulenze
Se hai competenze professionali già consolidate, puoi offrirle in modalità freelance. Social media manager, assistente virtuale, copywriter, graphic designer, consulente per altri piccoli business: sono tutte professioni flessibili che puoi gestire online, su appuntamento, senza dover rispettare orari rigidi.
Artigianato e creatività
Molte mompreneur trovano realizzazione nella creazione di oggetti fatti a mano: gioielli, abbigliamento per bambini, bomboniere, articoli per la casa, cancelleria personalizzata. In questo caso puoi vendere tramite ecommerce, mercatini o social network, mantenendo una produzione su piccola scala e adattabile ai tuoi tempi.
Formazione e tutoraggio
Se hai esperienza in un settore specifico, puoi creare prodotti digitali come videocorsi o ebook, oppure offrire lezioni private online. Che si tratti di ripetizioni scolastiche, corsi di lingua o workshop creativi, la formazione è un ambito sempre più richiesto e facilmente gestibile da remoto.
Attività locali
Se preferisci lavorare offline, ci sono opzioni come l’organizzazione di eventi per bambini, laboratori creativi, servizi di dog sitting o baby sitting, home restaurant e catering casalingo (ottenendo certificazioni e permessi), e piccoli servizi per il quartiere. Anche in questo caso, partire con poco è possibile.
Ogni attività può essere costruita su misura in base alla tua routine familiare, testata su piccola scala e ampliata nel tempo. L’importante è partire da ciò che ti motiva davvero e creare un progetto che si adatti alla tua vita, non il contrario.
Come iniziare il tuo percorso da mompreneur
- Inizia con quello che hai
- Fai ricerca
- Testa in piccolo
- Costruisci la tua presenza online
- Organizza il tuo tempo
- Fatti supportare
- Cerca bandi e finanziamenti
- Segui corsi di aggiornamento
Hai un’idea che ti frulla in testa da un po’, oppure semplicemente senti che è arrivato il momento di costruire qualcosa di tuo? Ottimo. Ora è il momento di trasformare quell’intuizione in un progetto concreto, compatibile con il tempo e le risorse che hai a disposizione. Non serve partire in grande, ma serve partire con chiarezza. Ecco alcuni consigli per iniziare il tuo percorso da mompreneur in modo efficace.
Inizia con quello che hai
Spesso la spinta imprenditoriale nasce da una passione, un problema che hai risolto per te e potresti risolvere per altri, o una competenza maturata nel tempo. Anche una semplice attività svolta nel tempo libero può diventare un business. Il primo passo è guardare a ciò che già conosci: sai cucire? Hai competenze di grafica o un talento per la fotografia? Sei brava a organizzare eventi o a scrivere? Questi punti di forza possono diventare la base della tua attività.
Fai ricerca
Una volta individuata l’idea, esplora il mercato. C’è già qualcuno che offre qualcosa di simile? A chi potrebbe interessare la tua proposta? Non serve un business plan da 50 pagine: basta capire se esiste una domanda di mercato, chi sono i potenziali clienti e come potresti raggiungerli. Osserva i competitor, leggi recensioni, parla con altre persone.
Testa in piccolo
Prima di investire troppo tempo o denaro, prova la tua idea su scala ridotta. Puoi creare un prototipo, aprire un profilo social, vendere qualche pezzo a conoscenti, oppure lanciare un piccolo shop online con pochi prodotti. Utilizza piattaforme ecommerce che ti permettano di iniziare facilmente, anche con una selezione limitata e una configurazione base, per vedere se la tua proposta funziona.
Costruisci la tua presenza online
Anche se non hai ancora un sito, puoi iniziare creando un’identità chiara: un nome, un logo semplice, un messaggio coerente. I social sono un ottimo punto di partenza per raccontare chi sei e cosa fai. Quando sei pronta, puoi aprire il tuo ecommerce in autonomia, scegliendo una tema e degli strumenti che ti semplifichino la gestione.
Organizza il tuo tempo
Uno dei passaggi più delicati è capire quando e quanto puoi lavorare. Anche poche ore a settimana, se ben pianificate, possono fare la differenza. Crea una routine che tenga conto dei tuoi impegni familiari e rispetti i tuoi ritmi. All’inizio, puoi dedicare il tempo della nanna pomeridiana o delle serate tranquille. L'importante è darti obiettivi piccoli, realistici e misurabili.
Fatti supportare
Non è detto che tu debba fare tutto da sola. Coinvolgere un’amica, chiedere aiuto a un o una professionista per le cose più tecniche (come la contabilità o la registrazione del marchio), partecipare a gruppi di supporto per altre mompreneur: tutto questo può alleggerire il percorso e darti nuova energia.
Iniziare può fare paura, ma ogni giorno passato a rimandare è un giorno perso per far crescere la tua idea. Anche una partenza lenta, se costante, può portarti lontano.
Cerca bandi e finanziamenti
Le associazioni territoriali e le reti locali possono offrire molto. In diverse città italiane esistono sportelli dedicati all’imprenditoria femminile, come quelli promossi da Unioncamere o da Confartigianato, che organizzano eventi, formazioni e incontri gratuiti. Sono occasioni per informarti su bandi, agevolazioni fiscali od opportunità di finanziamento, ma anche per conoscere dal vivo altre imprenditrici del tuo territorio.
Segui corsi di aggiornamento
Formazione e aggiornamento continuo sono risorse chiave. Se stai partendo da zero, puoi cercare corsi su marketing digitale, ecommerce, gestione del tempo, comunicazione, disponibili su piattaforme online, dove puoi formarti in autonomia, a tuo ritmo.
Storie vere di mompreneur
Avviare un'attività come mamma può sembrare una sfida insormontabile, ma molte donne hanno dimostrato che è possibile con determinazione e creatività. Ecco alcune storie che possono ispirarti nel tuo percorso da mompreneur.
Taryn Di Ventura – Un lavoro per mamma

Dopo essere diventata madre, Taryn Di Ventura ha vissuto in prima persona le difficoltà di molte donne nel rientrare nel mondo del lavoro. Invece di arrendersi, ha trasformato quella frustrazione in un’opportunità: ha fondato “Un lavoro per mamma”, una piattaforma e community che offre orientamento, formazione e opportunità concrete alle mamme in cerca di una nuova identità professionale. Il suo progetto nasce dal basso, dall’ascolto e dalla condivisione, e ha già aiutato centinaia di donne a rimettersi in gioco con consapevolezza.
Valentina Piccirillo – Dalla maternità a Communication Juice

Valentina Piccirillo ha fondato Communication Juice, un’agenzia che offre servizi di comunicazione digitale e content strategy, dopo la nascita dei suoi figli. Lontana dal classico profilo della manager in carriera, Valentina ha costruito la sua attività intorno ai tempi della famiglia, creando un modello flessibile, femminile e umano di fare impresa. Condivide spesso il dietro le quinte della sua vita da freelance e mamma, diventando un punto di riferimento per molte donne che desiderano lavorare in proprio senza rinunciare al proprio equilibrio.
Bita Doagoo – Bellezza consapevole e imprenditoria etica

Bita Doagoo è cofondatrice di The Detox Market, un’azienda che seleziona e vende prodotti per la skincare naturali e non tossici. Con un background da avvocata e bioeticista, ha portato nella sua impresa una forte attenzione alla trasparenza, alla salute e alla sostenibilità. Diventare madre l’ha spinta a interrogarsi ancora più profondamente su ciò che mettiamo sulla nostra pelle ogni giorno, trasformando la cura personale in un gesto consapevole. La sua storia è un esempio potente di come la maternità possa rafforzare il desiderio di costruire un’attività che abbia impatto, senso e coerenza con i propri valori.
Donatella Briganti – Raccontare per ispirare
Giornalista e mamma, Donatella Briganti ha deciso di raccogliere e condividere le storie di altre mamme imprenditrici, per dar voce a un mondo spesso sottovalutato. Attraverso il suo sito web e le sue pubblicazioni, ha messo in luce le difficoltà e le vittorie quotidiane di donne che, come lei, cercano di conciliare maternità e imprenditorialità. Il suo contributo è prezioso per tutte le donne che vogliono intraprendere un percorso simile ma si sentono sole o incerte sul da farsi.
Elle Rowley – Babywearing con stile

Elle Rowley ha fondato Solly Baby, un brand di fasce porta bebè diventato noto in tutto il mondo. L’idea è nata dal fatto che la fondatrice non riuscisse a trovare una fascia che fosse al tempo stesso comoda, sicura ed esteticamente curata per il suo secondogenito. Ha iniziato a cucire da sola le prime fasce nella sua cucina. Oggi la sua azienda ha un team e una rete internazionale di clienti, ma conserva lo spirito artigianale e l’attenzione ai bisogni reali dei genitori. Elle è la dimostrazione che un’esigenza personale può diventare un’idea vincente, se sostenuta da passione, dedizione e ascolto del proprio pubblico.
Dai vita al tuo progetto da mompreneur
Non serve avere tutto sotto controllo, né aspettare il momento perfetto: spesso basta un’idea semplice, un po’ di coraggio e la voglia di rimetterti in gioco. Essere una mompreneur significa costruire un’attività che rispecchi te stessa e si adatti alla tua vita. Con gli strumenti giusti e il supporto giusto, anche poche ore al giorno possono bastare per iniziare. Parti da quello che hai, passo dopo passo. Il tuo progetto può cominciare oggi.
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Mompreneur: domande frequenti
Quali attività può avviare una mompreneur senza investire troppo?
Se hai un budget limitato, puoi iniziare con attività digitali che richiedono pochi costi iniziali, ad esempio:
- vendita in dropshipping
- consulenza online
- creazione di contenuti
- assistenza virtuale
- social media management
Anche piccoli servizi locali, come l’organizzazione di eventi per bambini o la vendita di prodotti artigianali, possono partire in modo semplice. L’importante è testare la tua idea con risorse minime, valutando se funziona prima di fare investimenti più consistenti.
Devo aprire la partita IVA per diventare una mompreneur?
Se la tua attività riguarda la vendita di prodotti o servizi in modo continuativo e abituale, non è più considerata lavoro occasionale ed è necessario aprire una partita IVA. Esistono regimi agevolati per le nuove attività, come il regime forfettario, che semplificano la gestione fiscale. Per iniziare in modo corretto, puoi rivolgerti a un o una commercialista o a uno sportello per l’imprenditoria femminile nella tua zona. Ricorda che non esiste un limite minimo di guadagni con cui puoi lavorare senza partita IVA, ma sopra ai 5.000€ di incassi lordi in un anno con la prestazione occasionale, devi versare i contributi iscrivendoti alla Gestione Separata INPS.
Come fare a diventare una mompreneur?
- Inizia con quello che hai
- Fai ricerca
- Testa in piccolo
- Costruisci la tua presenza online
- Organizza il tuo tempo
- Fatti supportare
- Cerca bandi e finanziamenti
- Segui corsi di aggiornamento
Come conciliare lavoro e famiglia senza stressarsi?
La chiave è accettare che non puoi fare tutto, tutti i giorni. Organizzare una routine realistica, stabilire priorità, delegare quando possibile e sfruttare strumenti digitali ti aiuta a risparmiare tempo ed energie. Anche pochi momenti dedicati a te stessa sono fondamentali per ricaricarti. Il work-life balance perfetto non esiste, ma puoi trovare un equilibrio tra vita privata e professionale che funzioni per te e per la tua famiglia.