Si prevede che il social commerce raggiunga un valore di 2,9 miliardi di dollari entro il 2026. Considerando che 5 miliardi di persone utilizzano attualmente i social media, il social commerce è una soluzione ovvia per far conoscere il tuo brand a un pubblico più vasto.
Ma come puoi assicurarti che il tuo brand si distingua in un panorama competitivo in crescita? Come puoi aumentare le vendite del tuo ecommerce tramite le app social? I brand devono conoscere a fondo le preferenze di acquisto del loro pubblico target e capire come utilizzare gli strumenti di social commerce per offrire un'esperienza cliente ottimale
In questo articolo, esamineremo più da vicino statistiche, previsioni e trend del social commerce che plasmeranno il futuro di questo fenomeno.
Che cos'è il social commerce?
Il social commerce è l'uso delle piattaforme social per promuovere e vendere prodotti o servizi. Esempi includono shoppable post su Instagram, Facebook Marketplace, gli shoppable Pin su Pinterest e le promozioni degli influencer su varie piattaforme.
Gli acquirenti possono utilizzare il social commerce per:
- Scoprire marchi
- Ricercare prodotti
- Interagire con l’assistenza clienti
- Acquistare articoli
Il social commerce offre un'esperienza di acquisto più conveniente e interattiva, il che potrebbe spiegare perché sta diventando sempre più popolare. Come visto, le stime mostrano che il valore globale di questo fenomeno raggiungerà circa 2,9 miliardi di dollari entro il 2026:
Il social commerce si differenzia dalle strategie social media marketing tradizionali, dove gli acquirenti visualizzano i contenuti dei brand e visitano il loro sito web per fare acquisti. Invece, piattaforme social come Facebook Shops e Instagram Shops fungono da vetrine virtuali.
Il social commerce sta esplodendo perché l'uso dei social media è in aumento. Le ricerche dimostrano che l'utente medio italiano dei social media trascorre circa 6 ore al giorno sulle piattaforme social, con l’81% dei giovani in Italia che afferma di essere dipendente da smartphone e relative app.
Oggi, la Generazione Z e i millennial sono i più propensi a effettuare acquisti tramite i canali social.
Il social commerce è un modo semplice per promuovere e vendere prodotti. Ad esempio, mentre scorri su Instagram, potresti vedere un set di prodotti per la cura della pelle, toccare Acquista ora, aggiungerlo al carrello e completare l'acquisto direttamente nell'app.

Attualmente, queste quattro app social media hanno funzionalità di social commerce integrate:
- TikTok
Qual è la differenza tra social commerce ed ecommerce?
Il social commerce e l'ecommerce non sono la stessa cosa. L'ecommerce è un'esperienza di acquisto che avviene su un sito web o un'app brandizzata. Questi siti sono solitamente creati su piattaforme di ecommerce come Shopify. I clienti possono accedere a questi siti da qualsiasi dispositivo collegato a Internet, come un computer desktop, un tablet o un dispositivo mobile.
Il social commerce (un sottoinsieme dell'ecommerce) è l'uso delle piattaforme social media, come Facebook e Instagram, per commercializzare e vendere prodotti e servizi. Questo modello di vendita consente ai clienti di completare gli acquisti senza abbandonare le app social media.
Con il social commerce, i brand possono vendere mediante le loro piattaforme social media. Non è necessario avere un proprio sito ecommerce per utilizzare gli strumenti di vendita nativi delle piattaforme social. Tuttavia, i merchant online che hanno un sito web con un negozio online possono beneficiare anche dell'invio di lead al loro sito web.
Il social commerce viene talvolta confuso con il social selling, che in realtà è il processo di creazione di relazioni per effettuare vendite in un secondo momento. Il social selling può avvenire offline o online, ma spesso si svolge attraverso le piattaforme social media.
Quali sono le principali piattaforme di social commerce?
Ci sono quattro piattaforme social principali che attualmente forniscono strumenti di social commerce nativi. Con la crescente popolarità e i ricavi di questo fenomeno, è probabile che sempre più piattaforme social creino vetrine virtuali con pulsanti di acquisto.
1. Facebook
Facebook vanta oltre 3,65 miliardi di utenti attivi in tutto il mondo.
Secondo uno studio, il 40% degli utenti è attivo ed effettua acquisti nel marketplace della piattaforma.
Per i brand che desiderano avventurarsi nel social commerce, ha senso iniziare con una pagina Facebook. Qualsiasi account business di Facebook può aprire un negozio sulla piattaforma, una vetrina online completamente personalizzabile. Qui, i brand possono caricare il loro catalogo prodotti o crearne uno da zero.
I visitatori del profilo Facebook di un brand possono visualizzare i prodotti disponibili, comprese le taglie, i vari colori e le informazioni. I potenziali clienti possono porre domande direttamente ai brand tramite Facebook Messenger. Una volta pronti ad acquistare, possono utilizzare il checkout di Facebook senza lasciare la piattaforma, oppure i brand possono reindirizzarli verso il loro negozio online.
Utilizzando l'integrazione di Shopify, i brand possono sincronizzare automaticamente i prodotti su Facebook e creare post e shoppable post. Il tutto semplifica il processo di importazione e rende facile per i merchant portare l'aspetto dei loro negozi Shopify su Facebook.
I brand alle prime armi con il social commerce possono configurare uno shop di prova all'interno di Facebook Shop, dove aggiungere prodotti, gestire ordini e valutare l’esperienza del cliente.
2. Instagram
Secondo Instagram, una persona su due utilizza la piattaforma per scoprire nuovi marchi, prodotti o servizi. Inoltre, il 44% delle persone utilizza la piattaforma per fare acquisti ogni settimana. Dalla creazione della brand awareness all’offerta di un'esperienza di acquisto online migliore, Instagram è un ottimo modo per i brand di raggiungere un pubblico più ampio e vendere più prodotti.
Instagram Shops consente agli utenti di acquistare prodotti mostrati in immagini e video all'interno dell'app. Proprio come su Facebook, gli account business possono mostrare i loro prodotti mediante una vetrina virtuale personalizzabile. Qui, i brand possono creare collezioni curate di prodotti. Ogni articolo nel catalogo di uno shop Instagram riceve la propria pagina, con prezzi, una descrizione dettagliata ed eventuali foto o video dimostrativi.
Ci sono diversi modi in cui i brand possono utilizzare Instagram Shops per vendere i loro prodotti. Ecco alcune delle principali funzionalità di Instagram Shop:
- Tag di acquisto. Consentono ai brand di contrassegnare i loro prodotti nei post del feed e nelle Storie.
- Tab Shop. Qui, gli utenti di Instagram possono sfogliare, salvare e acquistare prodotti mostrati dai brand o taggati dagli influencer.
- Annunci. Le aziende possono creare annunci Instagram con posizionamenti nella tab Shop. L'annuncio apparirà con un'etichetta Sponsorizzato e consentirà agli utenti di accedere alla vetrina o alla descrizione completa del prodotto.
- Acquisto tramite DM. I clienti possono acquistare dai brand tramite DM su Instagram. Gli acquirenti possono porre domande, effettuare acquisti e tenere traccia dei loro ordini.
3. TikTok
TikTok è l’ultimo arrivato nell’arena dei social media, ma la sua rapida crescita potrebbe far pensare che si tratti di una piattaforma di social commerce affermata da molti anni. In Italia, gli utenti della piattaforma di video virali si aggirano intorno ai 21 milioni.
Tuttavia, gli utenti di TikTok non scorrono semplicemente l'app per divertirsi. Secondo TikTok, il 39% degli utenti ha scoperto un prodotto o un marchio su TikTok di cui non era a conoscenza prima. Quasi la metà ha acquistato qualcosa che ha visto sull'app.
L'ingresso ufficiale di TikTok nel social commerce è avvenuto grazie alla collaborazione con Shopify. I merchant con un account TikTok per le aziende possono aggiungere schede di acquisto al profilo del loro brand, mostrando una vetrina virtuale da esplorare senza dover uscire dall'app.
4. Pinterest
Pinterest è un motore di ricerca e una piattaforma social media per immagini. Gli utenti creano mood board, appuntano luoghi da visitare e, soprattutto, scoprono nuovi prodotti.
Oggi oltre 537 milioni di utenti utilizzano la piattaforma social, anche per gli acquisti. La parte migliore? La stragrande maggioranza delle ricerche su Pinterest non riguarda un brand specifico. Quando i merchant caricano cataloghi prodotti dai loro negozi online su Pinterest, hanno la possibilità di raggiungere potenziali clienti non ancora a conoscenza dei loro prodotti.
Allbirds, ad esempio, utilizza shoppable Pin per raggiungere i clienti mediante Pinterest. Questi annunci sono ottimizzati sia per il nome del marchio sia per il tipo di prodotto, dando ad Allbirds la migliore possibilità di raggiungere le persone che utilizzano la tab Shop di Pinterest per scoprire nuovi prodotti.

Vantaggi del social commerce
In Italia, si prevede che il social commerce sarà un business da 3 miliardi di euro entro il 2027. Per i brand retail interessati a utilizzare strumenti di social commerce, esiste una grande fetta di mercato da conquistare.
Oltre al potenziale aumento delle vendite ecommerce, l'uso del social commerce offre alle attività al dettaglio molti altri vantaggi.
Ecco i cinque principali vantaggi del social commerce:
- Raggiungere un pubblico target più ampio
- Offrire un’esperienza di acquisto fluida
- Raccogliere dati sul pubblico
- Sfruttare la prova sociale
- Ricevere feedback dai clienti
1. Raggiungere un pubblico target più ampio
Oltre il 60% della popolazione globale utilizza attualmente i social media. Queste piattaforme costituiscono quindi una ghiotta occasione per raggiungere nuovi segmenti di pubblico.
Inoltre, un numero crescente di utenti sui social media sta iniziando a fare acquisti mediante le piattaforme social. Se il tuo pubblico target appartiene alla fascia di età 18-34 anni, sta già scorrendo ed è pronto a fare acquisti.
2. Offrire un’esperienza di acquisto fluida
Funzionalità come il checkout in-app, i pulsanti di acquisto e gli strumenti di messaggistica istantanea rendono l'acquisto tramite social media molto comodo.
Il social commerce permette di eliminare i passaggi superflui nel processo di acquisto, che rischiano di far perdere interesse ai clienti, con conseguente abbandono dell’acquisto.
Consentendo agli utenti di rimanere all'interno dell'app, si riduce il rischio di abbandono dell’acquisto da parte dell’utente.
Ad esempio, anziché reindirizzare un utente Facebook dall'app al tuo sito web, la piattaforma ha un'opzione "checkout su Facebook". Invece di interrompere la navigazione sulla piattaforma, gli acquirenti possono esplorare i prodotti e acquistarli senza lasciare i social media.
3. Raccogliere dati sul pubblico
Le piattaforme social media sono una delle principali fonti di dati sui clienti, fondamentali per plasmare future campagne di marketing e sviluppo dei prodotti.
Instagram Insights fornisce dati demografici, tra cui genere, fascia di età e posizione geografica. Utilizzando Facebook Audience Insights, i marketer possono raccogliere dati ancora più dettagliati sul loro pubblico target. I dati demografici consentono di segmentare i clienti per età, genere, lavoro, stato coniugale e livello di istruzione. I brand possono anche scoprire gli interessi e gli hobby degli utenti.
Utilizzando questi dati, i merchant possono creare campagne pubblicitarie mirate in modo che i loro prodotti vengano visti dal pubblico ideale. Al contrario dei siti ecommerce, il social commerce offre ai brand l'opportunità di presentare i prodotti a pubblici specifici e mirati.
4. Sfruttare la prova sociale
Il 75% degli acquirenti online consulta le recensioni prima di effettuare un acquisto. Le persone hanno bisogno di fidarsi dei brand prima di premere Acquista, quindi guarderanno le recensioni dei clienti, confronteranno i prodotti e parleranno anche con altri clienti prima di prendere una decisione.
Il social commerce offre una prova sociale integrata sotto forma di contenuti generati dagli utenti. Commenti, like, condivisioni e follow aiutano tutti i potenziali acquirenti a fidarsi del tuo brand. Se i clienti continuano a interagire con il tuo brand e a promuoverlo, altri utenti sui social media saranno più propensi a fidarsi del tuo marchio.
I brand possono incentivare gli utenti a condividere contenuti con giveaway, codici sconto o coupon. Hashtag brandizzati che incoraggiano gli utenti a condividere immagini o video di loro che utilizzano i prodotti sono un altro modo per creare una prova sociale.
Ad esempio, il marchio di cura della pelle DTC Curology condivide regolarmente contenuti con clienti che utilizzano i suoi prodotti per fidelizzare il pubblico su Instagram.

Anche l’influencer marketing contribuisce a infondere fiducia e creare una prova sociale. Quando gli influencer noti mostrano i tuoi prodotti, aumentano la credibilità del tuo brand. Ad esempio, il 33% degli spettatori si dice più disposto ad acquistare un prodotto promosso da un influencer su YouTube
Utilizzando YouTube, i brand possono fissare i prodotti accanto ai loro video in modo che gli spettatori possano mettere like, iscriversi e acquistare.
5. Ricevere feedback dai clienti
I social media semplificano le interazioni con i clienti e la ricezione dei loro feedback sul tuo brand e sui tuoi prodotti. I clienti amano condividere le loro opinioni, poiché li fa sentire importanti. I brand possono condurre sondaggi, chiedere opinioni nei commenti e chattare tramite strumenti di messaggistica.
Utilizzando questi feedback, i merchant possono adattare le loro offerte per soddisfare le aspettative dei clienti. Che si tratti di una migliore assistenza clienti, più taglie dei prodotti o una nuova collezione di abbigliamento, queste informazioni consentono ai merchant di prendere provvedimenti per migliorare la propria attività.
Statistiche del settore del social commerce
Il social commerce sta esplodendo perché l'uso dei social media è in aumento. Le ricerche mostrano che il 33% degli italiani trascorre più tempo sui social media che con amici e familiari.
Nonostante queste statistiche preoccupanti, il social commerce in Italia non è così grande come in altri paesi. Circa il 25% degli utenti in Italia usa le piattaforme social come canale per scoprire nuovi brand ed effettuare acquisti, ma la Cina è il chiaro leader globale in questo ambito.
La Cina ospita i maggiori acquirenti digitali al mondo, e gli acquisti di quei consumatori rappresentano oltre il 50% di tutte le vendite al dettaglio. Inoltre, secondo FedEx, nel 2022 circa l'84% dei consumatori cinesi ha effettuato acquisti sulle piattaforme social.
I brand globali stanno imparando dalle strategie di social commerce utilizzate dai merchant cinesi. Quindi, cosa possiamo aspettarci di vedere in futuro? Ecco quattro trend del social commerce da tenere a mente per una strategia efficace in tale ambito.
L’88% delle persone vorrebbe vedere più contenuti video dei brand
Per la maggior parte delle piattaforme social media, i contenuti video hanno la priorità. Dai un'occhiata all'elenco delle nuove funzionalità rilasciate dai giganti dei social media negli ultimi anni e scoprirai come i video siano il filo conduttore.
Per i brand retail, questa preferenza per i contenuti video è una buona notizia: l'89% delle persone afferma di essere stato convinto ad acquistare un prodotto o un servizio guardando un video di un marchio.
La piattaforma video TikTok ha dominato il panorama dei social media a una velocità record. Instagram ha lanciato Reels, un rivale di TikTok, per tenere il passo.
Ammettiamolo: la competizione è molto calda in questo settore. TikTok è enorme, YouTube è ancora più grande e ci sono molte altre nuove piattaforme. Le persone cercano intrattenimento su Instagram, c'è una forte concorrenza e c'è molto da fare.
Adam Mosseri, Responsabile di Instagram
In seguito a questi cambiamenti, i clienti si affidano sempre di più ai video durante il percorso di acquisto.
I brand che ancora non si sono lanciati nel settore video possono tastare le acque inserendo video dei prodotti e dal vivo nella loro strategia di social commerce.
Registra un breve clip che mostri uno o due prodotti. Filma tenendo presente l'interattività, inserendo call to action cliccabili durante il video che indirizzano i follower alla tua vetrina social. In questo Reel di Instagram di Kylie Cosmetics, ad esempio, sono presenti tag dei prodotti del suo negozio Instagram:

Indipendentemente dal formato video e dal canale che utilizzi, ricorda che gli shoppable video sono ancora una novità per alcuni spettatori, specie al di fuori del sud-est asiatico. Rendi chiaro che gli spettatori possono acquistare prodotti direttamente mediante il post con didascalie e promemoria frequenti.
Il livestreaming è uno degli ultimi trend in fatto di acquisti
Il live shopping utilizza le piattaforme social media per mescolare livestreaming e vendite. Gli spettatori si sintonizzano su video Facebook Live (o su altre piattaforme), comunicano in tempo reale con un brand e acquistano articoli in base alle risposte fornite.
Gli acquisti in livestream hanno fatto scalpore in Cina. "Se l'esperienza della Cina è un'indicazione, la nostra analisi indica che il livestreaming commerce potrebbe rappresentare fino al 10-20% di tutto l'ecommerce entro il 2026", afferma McKinsey & Company.
Le stime attuali suggeriscono che il mercato del livestream sarà valutato 55 miliardi di dollari entro il 2026.
Le aziende al dettaglio pronte a sfruttare lo shopping in livestreaming possono aspettarsi grandi vantaggi: i brand riportano tassi di conversione del livestreaming commerce intorno al 30%, 10 volte superiore al commercio convenzionale. Inoltre, questi marchi registrano una riduzione dei resi dei prodotti, il più grande problema per i merchant nell’ecommerce.
Alcune aziende statunitensi hanno stretto partnership con piattaforme social media mainstream per cavalcare il trend del social commerce, come la collaborazione tra Sephora e Facebook. Altri hanno creato i propri canali al di fuori delle piattaforme ben consolidate. Nordstrom, ad esempio, ha lanciato il proprio canale di live shopping.
Il potenziale del live shopping non è stato ancora sfruttato e ci troviamo di fronte a una grande opportunità. Siamo solo agli inizi e stiamo spingendo in questa direzione. Abbiamo già un Responsabile del live shopping.
Ann McFerran, Fondatrice e CEO, Glamnetic
Il 43% dei consumatori afferma che è probabile che utilizzi la chat dal vivo nel prossimo anno
Il nostro report sul futuro del commercio ha rilevato che il 60% degli acquirenti pensa che un eccellente customer service sia un fattore determinante nelle decisioni di acquisto. Il 58% afferma che la possibilità di contattare facilmente l’assistenza clienti nel canale di loro scelta è un elemento importante.
Emerge dunque un fattore chiaro da questi dati: gli acquirenti richiedono un facile accesso ai brand da cui intendono acquistare. I social media, dove le conversazioni in tempo reale con altri sono attivamente incoraggiate, rappresentano la piattaforma ideale.
La chat dal vivo è una funzionalità che rende il social commerce più interattivo. I clienti si aspettano di interagire con i brand nello stesso modo in cui chattano con i loro amici: attraverso le app social.
“Sempre più acquirenti online si connettono e interagiscono in modo autentico con i marchi che amano”, afferma Jared Pobre, co-fondatore di Caldera + Lab. “Creare quel engagement genuino richiederà più che mettere like, commentare e condividere i post dei follower.
“I marchi dovranno anche implementare esperienze social media personali con i potenziali clienti mediante messaggi privati, che potrebbero variare dall'offerta di sconti su nuovi prodotti o promozioni al supporto clienti post-acquisto”.
“Un engagement più personalizzato farà sentire i potenziali acquirenti e i nuovi clienti più apprezzati, mentre il tuo brand sarà percepito come più accessibile e sempre a disposizione”.
Se non stai già offrendo la chat dal vivo ai clienti social commerce, è il momento di farlo. Circa il 43% dei consumatori intervistati da Shopify afferma che probabilmente utilizzerà la chat dal vivo nel prossimo anno. Senza queste connessioni con i tuoi clienti, rischi di perdere entrate.
Mi aspetto di vedere più esperimenti con chatbot e chat commerce. I consumatori spendono di più quando la loro esperienza di acquisto è personalizzata. L'AI sarà sempre più presente nei chatbot su vari siti web che vendono prodotti o servizi ai consumatori. Questa tecnologia è in una traiettoria ascendente.
Jay Levitt, Fondatore e CEO di Lofta
L’influencer marketing vale 30 miliardi di dollari
Sempre più utenti dei social media scelgono di monetizzare i propri contenuti.
Mentre la metà dei merchant prevede di collaborare con influencer per sviluppare prodotti co-branded, il tipo di utente dei social media che si adatta ai criteri di "influencer ideale" di un brand sta cambiando.
“Siamo nell'era della relazionalità,” afferma Chris Vaccarino, CEO e fondatore di Fanjoy. “Le foto perfette di Instagram sono svanite e la Generazione Z è emersa con forza, trasformando persone comuni in star. Foto eccessivamente modificate, stili di vita perfetti e lo status di celebrità sono passati in secondo piano rispetto alle nuove star di TikTok, ossia compagni di classe, colleghi e membri della famiglia”.
“Continueremo a vedere TikTok dominare con persone comuni che finalmente escono dal loro guscio e diventano veri influencer. Le persone lasceranno i lavori e perseguiranno la creazione di contenuti a tempo pieno, creando carriere facendo ciò che amano”.
È vero: gli influencer di Instagram con meno di 10.000 follower possono chiedere cifre piuttosto alte per un post sponsorizzato. Non c'è da meravigliarsi dei dati sugli influencer presenti in Italia.
“I brand più grandi emergeranno grazie a questi creator, scoprendo mercati di nicchia. Chi avrà la giusta mentalità imprenditoriale creerà aziende facendo ciò che ama”, aggiunge Chris.
“La sostenibilità continuerà a progredire, e la Generazione Z sarà molto consapevole dei prodotti che consuma, della loro provenienza e delle relative modalità di realizzazione, e sarà più attenta a questa tematica”.
La sinergia fra influencer marketing e livestreaming è il trend del social commerce perfetto da sfruttare. Il 21% degli utenti dei social media sotto i 54 anni ha recentemente acquistato un prodotto su raccomandazione di un influencer, e questo dato è destinato ad aumentare.
Trend del social commerce il 2025
Il 54% degli utenti ha dichiarato di usare i social per effettuare acquisti.
La Cina ospita i maggiori acquirenti digitali al mondo, e gli acquisti di questi consumatori rappresentano oltre il 50% di tutte le vendite al dettaglio.
Ecco 10 tendenze del social commerce che plasmeranno il 2025:
- Le persone interagiscono con più esperienze AR
- Più contenuti video per mostrare i prodotti
- Gli NFT come strumento di creazione di community piuttosto che un investimento
- I micro-influencer rendono autentica la copertura dei brand
- Contenuti generati dagli utenti per creare fiducia tra gli acquirenti
- Uso di chatbot addestrati con AI
- Esperienze di acquisto fluide per fidelizzare i clienti
- Livestreaming sempre più diffusi
- Gli avatar digitali diventeranno fondamentale nella moda
Le persone interagiscono con più esperienze AR
AR e VR stanno diventando mainstream. Circa 500.000 italiani possiedono almeno un visore per la realtà virtuale o aumentata.
I social media sono un motore chiave per l'uso dell’AR. Le persone spesso sperimentano per la prima volta l’AR quando utilizzano un filtro su Snapchat, Instagram o TikTok. I merchant possono sfruttare questa tendenza utilizzando filtri AR per mostrare i loro prodotti o consentire ai clienti di provarli virtualmente.
Ad esempio, L’Oréal e Facebook hanno annunciato una partnership per portare esempi di make-up in AR nello shopping su Instagram. I clienti possono aprire la pagina Instagram del marchio, trovare un prodotto e provarlo virtualmente prima di acquistarlo.
Sue Young, Responsabile di Spark AR, Facebook, spiega che utilizzare l’AR durante il percorso di acquisto nel social commerce può migliorare l'esperienza del cliente.
“AR Try On è una nuova iniziativa entusiasmante all'interno di Facebook che sta già aiutando le persone a fare acquisti online con maggiore fiducia”, afferma. “Grazie a questa nuova integrazione con L’Oréal, i clienti possono aspettarsi un'esperienza di acquisto più personale da parte di un numero sempre maggiore di brand che amano, proprio dove cercano ispirazione per i loro look: su Instagram”.

I marchi possono sfruttare l’AR sui social media per aiutare i clienti a capire quali prodotti desiderano acquistare. Anziché fare affidamento sui negozi per provare i prodotti, i clienti possono utilizzare la tecnologia per scoprire da casa un prodotto.
Più contenuti video per mostrare i prodotti
L’88% delle persone vorrebbe vedere più contenuti video dai band. Per la maggior parte delle piattaforme di social media, i contenuti video sono la priorità. Tutte le più recenti funzionalità dei giganti dei social media ruotano intorno a questo formato.
Per i brand retail, questa preferenza per i contenuti video è una buona notizia: l'88% delle persone afferma di essere stato convinto ad acquistare un prodotto o un servizio guardando un video di un marchio.
La piattaforma video TikTok ha dominato il panorama dei social media a una velocità record. Instagram ha lanciato Reels, un rivale di TikTok, per tenere il passo.
In seguito a questi cambiamenti, i consumatori fanno sempre più affidamento sui video durante il percorso di acquisto.

I brand che ancora non si sono lanciati nel settore video possono tastare le acque inserendo video dei prodotti e dal vivo nella loro strategia di social commerce.
Indipendentemente dal formato video e dal canale che utilizzi, ricorda che gli shoppable video sono ancora una novità per alcuni spettatori, specie al di fuori del sud-est asiatico. Rendi chiaro che gli spettatori possono acquistare prodotti direttamente mediante il post con didascalie e promemoria frequenti.
Mostra uno o due prodotti per video. Filma tenendo presente l'interattività, fornendo call to action cliccabili durante il video.
I brand possono anche adottare un approccio social-first creando livestream dietro le quinte, video di consulenze e consigli sui prodotti personalizzati.
Gli NFT come strumento di creazione di community piuttosto che un investimento
La domanda di token non fungibili (NFT) è in aumento. Tuttavia, si registrano critiche riguardanti il loro impatto ambientale, la loro natura instabile e la mancanza di regolamentazioni. Quindi la domanda è: gli NFT stanno perdendo il loro fascino?
Solo il 9% degli italiani intervistati ha investito in NFT, mentre un altro 16% dichiara di essere interessato a investire in questo settore.
Nonostante la volatilità del mercato delle criptovalute e le crescenti critiche, i brand che investono nel social commerce dovrebbero valutare come gli NFT possano aiutare il loro marchio nell'economia creativa. Anche se gli NFT non sono investimenti finanziari affidabili, possono comunque portare grandi vantaggi. I marchi possono utilizzare gli NFT per creare un senso di community, fidelizzare i clienti e fornire vantaggi esclusivi.
Ad esempio, la cantina californiana Robert Mondavi ha lanciato il primo vino etichettato venduto tramite NFT al mondo. In omaggio all'anno della sua fondazione, 1966, il marchio ha creato una collezione limitata di 1966 bottiglie rintracciabili tramite tecnologia blockchain.
Ogni NFT di vino viene venduto a 3.500 dollari ed è abbinato a un'opera d'arte digitale generativa (arte creata da algoritmi) e a una magnum di Cabernet Sauvignon 2019 in porcellana. Gli acquirenti di NFT possono anche accedere a esperienze esclusive presso la cantina.
Gli NFT incentivano i potenziali clienti ad acquistare facendo leva sulla paura di perdere offerte esclusive uniche. Gli NFT sono di solito limitati e, una volta esauriti, i brand non ne generano più dello stesso tipo.

Alcuni marchi stanno persino utilizzando gli NFT per sostenere cause sociali in cui credono. Ad esempio, MAC Cosmetics ha iniziato a vendere NFT collezionabili per raccogliere fondi a sostegno delle organizzazioni benefiche nella lotta contro l'HIV/AIDS.

I micro-influencer rendono autentica la copertura dei brand
L’influencer marketing vale 30 miliardi di dollari. Le piccole aziende al dettaglio, in particolare, possono scoprire che collaborare con micro-influencer rende il loro budget di marketing più efficace, coinvolgendo segmenti più ampi del loro pubblico target.
Il vantaggio dell’influencer marketing risiede nella fiducia riposta sugli influencer dagli spettatori. Sebbene gli influencer altisonanti con migliaia o milioni di follower possano essere fuori portata per alcuni merchant in crescita, i micro-influencer di solito collaborano con i brand a budget accessibili.
Inoltre, i micro-influencer di solito hanno un tipo di pubblico specifico che rende più facile targetizzare diversi gruppi demografici. Per i follower, questi influencer sono considerati più autentici rispetto agli account con migliaia o milioni di follower.
Infatti, i micro-influencer hanno spesso tassi di engagement molto più elevati. I dati dimostrano che i nano-influencer con meno di 5.000 follower hanno i tassi di engagement più alti. Il dato diminuisce man mano che il numero di follower aumenta, fino a raggiungere il livello delle celebrità (1,6%).
Tieni presente che il successo delle campagne di marketing degli influencer dipende anche dal tuo pubblico target. La Generazione Z (età 17-24) è la più propensa a rispondere alle campagne di marketing degli influencer.
Il marchio di cosmetici Glossier offre agli influencer sconti sui prodotti o altri premi non monetari in cambio della pubblicazione di immagini e video sui prodotti Glossier. L'obiettivo è mostrare i prodotti che gli influencer apprezzano in modo naturale.

Contenuti generati dagli utenti per creare fiducia tra gli acquirenti
I contenuti generati dagli utenti acquistabili possono fornire la prova sociale che i clienti desiderano prima di effettuare un acquisto in-app. Gli acquirenti non possono provare fisicamente un articolo quando fanno acquisti online. Ma le immagini autentiche create dai clienti possono fornire una visione di come appare un prodotto nella realtà. Il 93% degli acquirenti dichiara di aver tenuto conto delle recensioni nella propria decisione di acquisto. Spesso, i contenuti più influenti non sono immagini di prodotto costruite, bensì immagini autentiche generate da clienti reali. Infatti, sempre più consumatori dichiarano che le foto e i video generati dagli utenti sono i contenuti che desiderano vedere di più dai marchi.
La boutique di abbigliamento online Lulus pubblica regolarmente immagini di persone che indossano i suoi vestiti nel suo feed di Instagram. Promuove l'hashtag brandizzato #lovelulus nella sua bio per incoraggiare i clienti a utilizzarlo nei loro post.
In questo esempio di contenuti generati dall’utente, il brand tagga l'utente e include l'hashtag per mostrare ai visitatori che il post è stato trovato tramite l'hashtag.

Creare una campagna hashtag è un ottimo modo per incoraggiare i clienti a condividere immagini dei tuoi prodotti nella speranza che vengano visualizzati nel feed. Inoltre, utilizzando un hashtag brandizzato, sarà più facile aggregare e attingere da un ampio bacino di contenuti generati dagli utenti.
Uso di chatbot addestrati con AI
Il 43% dei consumatori afferma che probabilmente utilizzerà la chat dal vivo nel prossimo anno. Il rapporto sul Futuro del Commercio di Shopify ha rilevato che il 60% degli acquirenti pensa che un eccellente customer service sia un fattore determinante nella decisione di acquisto. Il 54% afferma che la possibilità di contattare facilmente il servizio clienti nei canali di loro scelta è un fattore importante.
La chat dal vivo è una funzionalità che rende il social commerce più interattivo. I clienti si aspettano di interagire con i marchi nello stesso modo in cui chattano con i loro amici: attraverso le app social.
“Sempre più acquirenti vanno online per connettersi e interagire in modo autentico con i marchi che amano”, afferma Jared Pobre, co-fondatore di Caldera + Lab. “Creare quel engagement genuino richiederà più che mettere like, commentare e condividere i post dei follower.
“I marchi dovranno anche implementare esperienze social media personali con i potenziali clienti mediante messaggi privati, che potrebbero variare dall'offerta di sconti su nuovi prodotti o promozioni al supporto clienti post-acquisto”.
“Un engagement più personalizzato farà sentire i potenziali acquirenti e i nuovi clienti più apprezzati, mentre il tuo brand sarà percepito come più accessibile e sempre a disposizione”.
Se non stai già offrendo la chat dal vivo ai clienti del social commerce, è il momento di farlo. Circa il 43% dei consumatori intervistati da Shopify afferma che probabilmente utilizzerà la chat dal vivo nel prossimo anno. Senza queste connessioni con i tuoi clienti, rischi di perdere entrate.
Mi aspetto di vedere più esperimenti con chatbot e chat commerce. I consumatori spendono di più quando la loro esperienza di acquisto è personalizzata. L'AI sarà sempre più presente nei chatbot su vari siti web che vendono prodotti o servizi ai consumatori. Questa tecnologia è in una traiettoria ascendente.
Jay Levitt, Fondatore e CEO di Lofta
Esperienze di acquisto fluide per fidelizzare i clienti
Il social shopping rende più conveniente per i clienti fare acquisti rispetto all'ecommerce tradizionale. I marchi devono concentrarsi sull’offerta di un percorso di acquisto fluido, in modo da ridurre il rischio di frustrazione e abbandono da parte dei clienti
Con l’aumento delle vendite sui canali social, i brand dovranno prestare attenzione a creare una vetrina accattivante e facile da esplorare.
Considera di replicare l'esperienza del tuo sito web per fornire un’esperienza già nota, oppure di mettere i prodotti più performanti in evidenza sui social media.
Rimuovi passaggi non necessari e semplifica l'intera esperienza di social commerce. Se la tua attività lo consente, aggiungi funzionalità come il checkout di Instagram o l'acquisto con un solo tocco in modo che i clienti possano completare più facilmente il loro acquisto senza lasciare la piattaforma social media.

Livestreaming sempre più diffusi
Il 60% degli acquirenti afferma che il livestreaming migliora l'esperienza di acquisto. Il live shopping utilizza le piattaforme social media per mescolare livestreaming e commercio. Gli spettatori si sintonizzano su video Facebook Live (o su altre piattaforme), comunicano in tempo reale con un brand e acquistano articoli in base alle risposte fornite.
Gli acquisti in livestream hanno fatto scalpore in Cina. “Se l'esperienza della Cina è un'indicazione, la nostra analisi indica che il livestreaming commerce potrebbe rappresentare fino al 10-20% di tutto l'ecommerce entro il 2026,” afferma McKinsey & Company.
Le stime attuali suggeriscono che il mercato del livestream sarà valutato 55 miliardi di dollari entro il 2026.
Le aziende al dettaglio pronte a sfruttare lo shopping in livestreaming possono aspettarsi grandi vantaggi: i brand riportano tassi di conversione del livestreaming commerce intorno al 30%, 10 volte superiore al commercio convenzionale. Inoltre, questi marchi registrano una riduzione dei resi dei prodotti, il più grande problema per i merchant nell’ecommerce.
Alcune aziende statunitensi hanno stretto partnership con piattaforme di social media mainstream per cavalcare il trend del social commerce, come la collaborazione tra Sephora e Facebook. Altri hanno creato i propri canali al di fuori delle piattaforme ben consolidate. Nordstrom, ad esempio, ha lanciato il proprio canale di live shopping.
Il potenziale del live shopping non è stato ancora sfruttato e ci troviamo di fronte a una grande opportunità. Siamo solo agli inizi e stiamo spingendo in questa direzione. Abbiamo già un Responsabile del live shopping.
Ann McFerran, Fondatrice e CEO, Glamnetic
Gli avatar digitali diventeranno fondamentale nella moda
Sebbene i marchi di moda continueranno a utilizzare influencer per commercializzare i propri capi, gli avatar appariranno sulle passerelle digitali. I consumatori potrebbero creare avatar personalizzabili in modo da scoprire più facilmente come si presentano vestiti e accessori durante lo shopping online.
Inoltre, i brand possono mostrare diversi capi su più modelli e sovrapporre i vestiti in digitale.
Il lancio da parte di Meta del suo Avatar Store ha visto marchi come Balenciaga, DressX e Prada affrettarsi a creare collezioni di abiti digitali. Gli utenti possono acquistare abiti digitali per i loro avatar in modo da esprimere il proprio stile personale online.
Il fondatore di Meta, Mark Zuckerberg, ha spiegato in una dichiarazione come i prodotti digitali diventeranno una parte importante dell'identità personale nel Metaverso: “I prodotti digitali saranno uno strumento importante per esprimere se stessi nel Metaverso e un grande motore dell'economia creativa. Sono entusiasta dell’adesione di vari brand e di portare anche questo elemento nella VR.”
DressX ha rilasciato una prima collezione per mostrare la gamma dei suoi design e modelli:

Con l'aumento dell'uso del Metaverso, i brand di moda possono sfruttare questa tendenza
Trend del social commerce: domande frequenti
Qual è il significato di social commerce?
Perl social commerce si intende l'uso delle piattaforme social media per commercializzare e vendere prodotti e servizi. Consente agli utenti di acquistare prodotti all'interno delle piattaforme sociali senza dover accedere a un altro sito ecommerce.
TikTok è una piattaforma social commerce?
Sì, TikTok è una piattaforma per il social commerce. Permette agli utenti di scoprire, promuovere e acquistare prodotti mediante contenuti, partner influencer e funzioni di shopping integrate. Le aziende possono vendere direttamente i prodotti ai consumatori all'interno dell'app.
Quali sono le sei caratteristiche del social commerce?
- Live commerce
- Contenuti video di breve durata
- Chatbot compatibili con pagamenti
- Negozi sui social media
- Acquisti in-app
- Acquisti della community
Qual è la piattaforma di social commerce più popolare?
La piattaforma di social commerce più popolare è Facebook. Il secondo social commerce più popolare è YouTube, seguito da Instagram e TikTok.