Districarsi nel complesso panorama delle normative fiscali italiane non è facile. Infatti, secondo questo studio, l’Italia presenta uno dei sistemi fiscali più complicati al mondo. Dunque, aprire un’attività ecommerce nel Bel Paese richiede una conoscenza approfondita delle normative fiscali, onde evitare di incappare in pesanti sanzioni.
La base per la gestione di un negozio online in Italia è sapere come addebitare l’imposta sulle vendite.
Per fortuna, puoi contare su professionisti del settore o su una soluzione completa, semplice e immediata come Shopify Tax per gestire l’imposta sulle vendite.
Scopri in questa guida cos’è l’imposta sulle vendite e come addebitarla nella tua attività.
Che cos’è l’imposta sulle vendite?
In Italia, l’imposta sulle vendite prende il nome di Imposta sul Valore Aggiunto (IVA). Si tratta di un tributo indiretto che si applica alla cessione di beni e alle prestazioni di servizi effettuate nel territorio italiano. Tale imposta è stata introdotta ed è disciplinata dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 26 ottobre 1972, il cui articolo 1 recita: “L'imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e sulle prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell'esercizio di imprese o di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate”.
L’IVA si applica a ogni fase del processo produttivo e distributivo.
Ogni operatore economico addebita l’IVA al cliente al momento della vendita o della prestazione del servizio e, allo stesso momento, ha il diritto di detrarre l’IVA pagata sugli acquisti di beni e servizi necessari allo svolgimento della propria attività economica. L’onere dell’imposta graverà sul consumatore finale, colpendo così il consumo, mentre gli operatori economici agiranno da intermediari nella riscossione dell’imposta per conto dell’Erario.
5 step per gestire l'imposta sulle vendite
- Determina la natura della tua attività
- Configura la riscossione delle imposte in Shopify
- Prepara il tuo registro dei corrispettivi
- Versa l’imposta sulle vendite all’Erario
- Configura la riscossione delle imposte in Shopify
1. Determina la natura della tua attività
Se gestisci il tuo ecommerce con abitualità e continuità, avrai già aperto una partita IVA. Per l’imposta sulle vendite, adesso occorre identificare il profilo soggettivo e oggettivo della tua attività.
Dal punto di vista soggettivo, è possibile classificare le transazioni in B2B (Business-to-Business), ossia vendite tra aziende o operatori economici diversi, e B2C (Business-to-Consumer), vale a dire quelle vendite rivolte ai consumatori finali.
Sotto il profilo oggettivo, si distingue tra commercio elettronico diretto, che riguarda la vendita di prodotti digitali consegnati online, come corsi, modelli da stampare e così via, e commercio elettronico indiretto. Quest’ultimo si riferisce alla vendita di prodotti fisici online, consegnati tramite canali tradizionali.
Andiamo a vedere quali sono le operazioni soggette a IVA nell’ambito del commercio B2C, ossia quelle vendite effettuate ai consumatori del tuo target market mediante il tuo negozio online.
Vendite nazionali
Per le vendite online destinate a consumatori residenti in Italia, l’applicazione dell’IVA varia in base alla tipologia di prodotto o servizio offerto.
Se prevede la vendita di beni materiali, come abbigliamento, gioielli, candele, make-up e così via, la tua attività rientra nel commercio elettronico indiretto. In questo caso, dovrai applicare l’aliquota IVA italiana standard, pari al 22%, al tuo prezzo di vendita.
Secondo l’art 22 del DPR 633/1972, dovrai emettere fattura solo se richiesta dal cliente al momento dell’acquisto. In caso contrario, per rispettare la normativa, ti basterà registrare i corrispettivi giornalieri incassati.
La tua attività rientra invece nel commercio diretto se è incentrata sulla vendita di prodotti digitali, come corsi, e-book, software scaricabile o musica. Secondo l’art. 7-ter del DPR 633/1972, l’IVA si applica nel luogo di residenza del prestatore del servizio, in questo caso l’Italia. Anche qui, dovrai applicare l’aliquota del 22% al prezzo finale di vendita. Trova applicazione la stessa disciplina se la tua attività ruota intorno alla fornitura di servizi, quali consulenze o abbonamenti.
In questo caso, hai l’obbligo di emettere fattura al momento del pagamento, a prescindere dalla richiesta del cliente, come indicato dalla Risoluzione 274/E del 3 luglio 2008 dell'Agenzia delle Entrate.
Vendite intracomunitarie
Il legislatore europeo è più volte intervenuto in materia di IVA nelle vendite intracomunitarie, modificando e a volte semplificando il quadro normativo.
Le vendite online di prodotti fisici all’interno dell'UE sono soggette a specifiche regole.
Fino al 30 giugno 2021, erano previste determinate soglie nazionali che, una volta superate, obbligavano il merchant alla registrazione ai fini IVA nel Paese del consumatore.
Dal 1° luglio 2021, è stata introdotta una soglia unica pari a 10.000 € per le vendite intracomunitarie. Quindi, se le tue vendite totali verso altri Stati membri superano questa soglia, devi applicare l’IVA del Paese del consumatore.
Per una gestione più agevole di tutti gli adempimenti, puoi utilizzare il regime OSS (One Stop Shop), con cui dichiarare e versare l’IVA dovuta a tutti gli Stati membri mediante un’unica registrazione in Italia.
Ma facciamo un esempio: se le tue vendite intracomunitarie superano la soglia indicata in precedenza, ed effettui una vendita in Germania, dovrai applicare al tuo prezzo di vendita l’aliquota IVA tedesca, pari al 19%, e non quella italiana.
La medesima disciplina e la stessa soglia unica si applicano in caso di vendita di prodotti digitali a consumatori residenti in Stati membri diversi dall’Italia.
Vendite extra-UE
La vendita di beni fisici a consumatori residenti in Paesi fuori dall’Unione europea è considerata un’esportazione. Secondo l’art. 8, comma 1, lettera A) del DPR 633/1972, le esportazioni non sono operazioni imponibili ai fini IVA. Quindi, se gestisci un’attività di ecommerce indiretto, dovrai emettere fattura senza applicare l’IVA, indicando come nota “operazione non imponibile ai sensi dell'art. 8, primo comma, lettera a), DPR 633/1972”. Resta comunque l’obbligo di conservare la documentazione con cui si attesta l’uscita della merce dal territorio dell’UE, come la dichiarazione doganale di esportazione.
La vendita di prodotti digitali o di servizi a consumatori finali extra-UE è disciplinata dall’art. 7-septies, comma 1, lettera i), del DPR 633/1972. Secondo tale disposizione, il servizio si considera effettuato nel Paese del consumatore. Quindi, dovrai emettere fattura nei confronti del cliente finale non residente in Europa, aggiungendo la nota: “Operazione non soggetta, articolo 7 septies, lett. i, del DPR n. 633/1972”.
Nel caso in cui l’importo della vendita sia superiore a 77,47 €, dovrai applicare l’imposta di bollo pari a 2,00 €.
Per semplificare questa operazione, puoi richiedere all’Agenzia delle Entrate, o AdE, l’applicazione della procedura di bollo virtuale.
Secondo l’art. 23 del DPR 633/1972, le fatture emesse nelle modalità indicate in questa sezione della nostra guida vanno registrate entro 15 giorni dall’emissione, con riferimento alla data di emissione.
Panoramica delle operazioni B2B soggette a imposta sulle vendite
Dopo aver visto nel dettaglio come addebitare l’imposta sulle vendite nelle transazioni B2C, ecco una breve panoramica della disciplina IVA applicata alle transazioni B2B:
- Operazioni di vendita di prodotti fisici e digitali verso operatori economici italiani. Se la tua attività prevede la vendita di prodotti fisici o digitali a un’impresa con partita IVA italiana, l’aliquota da applicare è quella italiana del 22%. Dovrai emettere fattura in formato elettronico tramite il Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate.
- Operazioni di vendita di prodotti fisici e digitali verso operatori economici comunitari. La vendita di prodotti fisici o digitali a imprese con partita IVA registrata in un altro Stato UE può beneficiare del regime di non imponibilità IVA. In questo caso, in qualità di venditore, non applicherai l’IVA in fattura, e il cliente dovrà integrare e versare l’imposta nel proprio Paese (meccanismo del “reverse change”). Avrai l’onere di verificare il numero di partita IVA del cliente mediante il VIES (VAT Information Exchange System).
- Operazioni di vendita di prodotti fisici e digitali verso operatori economici extra-UE. Le vendite di prodotti fisici a operatori economici extra-UE sono considerate esportazioni e quindi operazioni non imponibili ai fini IVA. In questo caso, dovrai solo predisporre la documentazione doganale che attesta l’uscita dei prodotti dall’UE. Per la vendita di beni digitali a imprese extra-UE, l’operazione si considera effettuata nel Paese dell’operatore economico acquirente, con conseguente applicazione delle relative leggi fiscali.
2. Configura la riscossione delle imposte su Shopify
Una volta determinata la natura della tua attività e visto come addebitare l’imposta sulle vendite in base alle transazioni effettuate, è arrivato il momento di configurare la riscossione delle imposte nel tuo negozio online.
Nella dashboard di amministrazione di Shopify, accedi a Impostazioni > Imposte e dazi e seleziona Italia, area geografica Europa. Adesso, nella sezione Riscossione IVA, seleziona Riscuoti IVA, scegli se generare fatture IVA al momento dell’effettuazione dell’ordine, configura la gestione delle aliquote fiscale e le eccezioni su spedizioni e prodotti. Una volta inserite le informazioni richieste, Shopify Tax sarà attivo per l’Italia e la regione europea e riscuoterà in automatico l’IVA per le operazioni effettuate in Italia.
3. Prepara il tuo registro dei corrispettivi
Per la gestione dell’IVA, hai l’obbligo della corretta tenuta del registro dei corrispettivi.
La compilazione del registro deve avvenire a cadenza quotidiana, registrando gli incassi della giornata. Puoi utilizzare un registro cartaceo o digitale, a condizione che sia numerato in modo progressivo e che le pagine presentino i dati fiscali dell’azienda. Ecco cosa registrare nel registro dei corrispettivi:
- Data dell’operazione: il giorno in cui è stata effettuata la vendita
- Importo dei corrispettivi: l’ammontare totale degli incassi, distinguendo le operazioni imponibili, non imponibili ed esenti, e specificando le diverse aliquote IVA applicate
- Totale mensile: la somma totale degli incassi giornalieri alla fine di ogni mese.
Il rapporto consolidato delle imposte di Shopify Tax offre tutte le informazioni necessarie per la corretta compilazione del registro dei corrispettivi. Infatti, questo rapporto indica vendite nette e imponibili, suddivise per Paesi. Puoi anche personalizzare il rapporto in base alle tue esigenze o applicare diversi filtri, ad esempio, per esaminare un determinato periodo di tempo.
4. Presenta il tuo Modello IVA
Il Modello IVA consente ai merchant di dichiarare all’Agenzia delle Entrate tutte le operazioni attive e passive effettuate nel corso dell’anno, così da determinare il saldo IVA a credito o a debito.
Il modello ha cadenza annuale e va presentato entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento.
Il Modello IVA può essere trasmesso solo in forma telematica, mediante i servizi online dell’AdE, oppure tramite commercialisti o consulenti del lavoro.
Prima di presentare il tuo Modello IVA controlla con cura che sia corretto. In caso di vendite di beni o prodotti digitali all’interno di Stati membri dell’UE, assicurati di non aver superato la soglia di vendita e, in caso contrario, presenta la dichiarazione unica negli Stati membri interessati mediante il regime OSS.
5. Versa l’imposta sulle vendite all’Erario
Il versamento dell’IVA all’Erario segue scadenze e modalità precise. In primo luogo, la frequenza di liquidazione dell’IVA può essere mensile, con scadenza il 16 di ogni mese, se il tuo fatturato annuo supera i 500.000 euro per commercio o servizi o 700.000 euro per altre attività.
Se invece il tuo fatturato è inferiore a queste soglie, gli importi saranno dovuti a cadenza trimestrale, con una maggiorazione dell’1%.
La liquidazione all’Erario dell’imposta sulle vendite avviene tramite modello F24, da presentare per via telematica mediante il portale dell’AdE, siti Home banking supportati o intermediari abilitati, quali commercialisti o consulenti fiscali.
Se gestisci un ecommerce con vendite in Paesi UE e superi la soglia dei 10.000 euro di vendite annue, dovrai applicare l’IVA del Paese di destinazione e versarla tramite il regime OSS. In questo caso, la liquidazione avverrà a cadenza trimestrale, da effettuare entro la fine del mese successivo al trimestre di riferimento.
Esenzioni e aliquote speciali nell’imposta sulle vendite
Esenzioni comuni per ONG ed enti di beneficenza
Sono previste esenzioni IVA nei confronti dei venditori online in caso di cessioni gratuite a favore di ONG ed enti di beneficenza di:
- beni destinati a scopi umanitari, assistenziali o educativi (art. 10, comma 1, n. 12 DPR 633/1972);
- beni ceduti a titolo gratuito a ONLUS;
- beni alimentari e farmaci donati a enti di beneficenza (legge n. 166/2016)
Prodotti soggetti ad aliquote speciali in Italia
L’aliquota IVA ordinaria applicata in Italia è del 22%. Tuttavia, esistono specifici prodotti e servizi per cui sono previste aliquote ridotte. Vediamo quali sono questi prodotti:
- Prodotti alimentari di base: come latte fresco, pane, riso e ortaggi, ai quali si applica l’aliquota ridotta del 4%.
- Alimenti specifici: prodotti alimentari destinati a diete mediche speciali, ai quali si applica l’aliquota del 5%.
- Alimenti e bevande: carni, pesce, formaggi, zucchero, cioccolata, acqua minerale, ai quali si applica l’aliquota del 10%.
- Servizi turistici: prestazioni alberghiere e somministrazione di alimenti e bevande in ristoranti e bar, anch’essi soggetti all’aliquota ridotta del 10%.
Come addebitare l’imposta sulle vendite in regime forfettario
Se gestisci la tua attività in regime forfettario, non dovrai addebitare l’IVA sulle vendite e non potrai detrarla dagli acquisti. Per le vendite nazionali, intra ed extra-UE, non sarà necessario applicare l’imposta sulle vendite, ma dovrai indicare che l’operazione è fuori campo IVA. Anche le esportazioni extra-UE rientrano tra le operazioni non imponibili.
Inoltre, non dovrai presentare la dichiarazione IVA né versare l’imposta. Allo stesso modo, non sussiste l’obbligo di tenuta del registro dei corrispettivi. Tuttavia, se eserciti un’attività B2C con vendite rivolte a privati residenti nell’UE, dovrai aderire al regime OSS in caso di superamento della soglia dei 10.000€ di volume di affari.
Pur non avendo l’obbligo di tenere il registro dei corrispettivi, è opportuno controllare le tue vendite intra-UE. Ed è qui che Shopify Tax può aiutarti con i suoi rapporti dettagliati. In questo modo potrai controllare le tue vendite comunitarie e assicurarti che la tua attività sia sempre conforme alle normative in materia di imposta sulle vendite.
Come tenere traccia dell’imposte sulle vendite riscosse
Come visto, se svolgi attività di vendita di prodotti fisici o beni digitali, sei responsabile del versamento dell’IVA in Italia, a meno che si tratti di vendite intracomunitarie di valore superiore ai 10.000 € annui (in tal caso, dovrai versare l’IVA al Paese di destinazione) o di vendite extra-UE, che sono esenti.
Il quadro fiscale italiano ed europeo è abbastanza complesso ed è facile sentirsi travolti da tutte queste complessità. Per fortuna, con Shopify è più semplice tenere traccia dell’imposta sulle vendite grazie a Shopify Tax. Questo strumento ti consente di monitorare i tuoi obblighi in ogni Paese, riscuotere le imposte in automatico al momento del checkout, con aliquote basate su prodotto e Paese del cliente.
Grazie a Shopify Tax, puoi anche creare fatture IVA al momento dell’ordine, gestire le aliquote fiscali ridotte e le esenzioni sui prodotti, il tutto dalla comodità della tua dashboard di Shopify
Shopify TaxCosa succede se non riscuoti l'imposta sulle vendite?
Non riscuotere l’IVA secondo le modalità e nei tempi previsti dalla legge può avere gravi conseguenze sulla tua attività. Oltre a rischiare di pagare di tasca tua gli importi IVA non addebitati ai clienti, potresti anche vederti comminate sanzioni piuttosto severe da parte delle autorità fiscali, che si tradurrebbero anche in un danno alla tua reputazione.
Ricorda che dovrai liquidare sugli importi non versati anche sanzioni ed eventuali interessi, rischiando così un esborso maggiore rispetto all’importo non riscosso in origine.
Visti i rischi, è meglio non finire nei gironi dell’AdE, e rispettare le leggi fiscali, così da far crescere il tuo business senza rischi e nel rispetto della legge.
La gestione dell’imposta sulle vendite è complicata?
Il sistema fiscale italiano è uno dei più complessi al mondo, ma per fortuna gli imprenditori non devono orientarsi da soli nella giungla delle varie leggi.
Una volta scoperto grazie a questa guida come addebitare l’imposta sulle vendite, tutto ti sembrerà più semplice. Se hai ancora dubbi, ricorda che puoi sempre rivolgerti a commercialisti o altri professionisti fiscali per verificare la conformità del tuo ecommerce alle normative fiscali.
Se gestisci la tua attività tramite Shopify, prendi in considerazione i vantaggi offerti da Shopify Tax. Questo strumento, realizzato per semplificare la gestione delle imposte, automatizza molti processi relativi all’IVA, oltre a fornire diverse indicazioni sulla registrazione e sul versamento dell’imposta in questione alle autorità fiscali competenti. In questo modo, potrai gestire un business di successo in modo conforme alla legge, senza rischiare alcuna sanzione.
Come addebitare l’imposta sulle vendite: domande frequenti
Che cos’è l’imposta sulle vendite e come funziona in Italia?
L’imposta sulle vendite in Italia prende il nome di IVA (Imposta sul Valore Aggiunto). Si tratta di un'imposta indiretta, applicata sulla cessione di beni e servizi. Spetta al venditore riscuoterla per conto dell’Erario. L’IVA trova applicazione in ogni fase del processo produttivo e distributivo, ma l’onere grava sul consumatore finale.
Quando devo applicare l’IVA sulle vendite del mio ecommerce?
Per rispondere a questa domanda, devi in primo luogo determinare la natura della tua attività. Se vendi prodotti fisici a clienti italiani, devi applicare sul prezzo finale l’aliquota del 22%, salvo eccezioni per prodotti con aliquote ridotte. Se commercializzi servizi o beni digitali in Italia, l’IVA si applica in base al Paese di residenza del prestatore di servizio, ossia te in qualità di merchant.
Come addebitare l’imposta sulle vendite intracomunitarie?
Se operi nel B2C all’interno dell’Unione europea, e il tuo volume annuo di vendite intracomunitarie supera i 10.000 €, dovrai applicare l’aliquota IVA del Paese dell’acquirente. Dovrai registrarti al regime OSS per versare l’IVA dovuta in tutti gli Stati membri mediante una singola dichiarazione da presentare in Italia.
Devo applicare l’imposta sulle vendite per le operazioni extra-UE?
No. Le vendite di prodotti fisici verso Paesi extra-UE sono considerate esportazioni e non rientrano nell’ambito di applicazione dell’IVA. Per beni digitali e servizi, l’IVA si applica secondo le regole del Paese dell’acquirente, ma se il valore della vendita supera i 77,47 €, dovrai assoggettare l’operazione all’imposta di bollo di 2 €.
Come addebitare l’imposta sulle vendite in automatico nel mio ecommerce?
Se utilizzi Shopify, puoi utilizzare Shopify Tax per calcolare e applicare in automatico le aliquote IVA in base a prodotti venduti e Paese dell’acquirente, così da semplificare la gestione fiscale della tua attività e assicurarti che tutte le tue transazioni siano conformi alle normative fiscali.