La casa media in Italia è piena di prodotti realizzati in altri Paesi: arazzi dall'India, scarpe dall'Indonesia o elettronica dalla Cina. Questi prodotti arrivano grazie alle aziende di import-export, che fungono da intermediari nel commercio globale, collegando produttori e compratori nei Paesi stranieri e viceversa.
Immagina ora un produttore di mobili che desidera vendere i propri prodotti in mercati esteri: scoprendo come fare import-export, potrai aiutarlo a trovare mercati internazionali e acquirenti per i suoi prodotti.
Che cos'è un'azienda di import-export?
Un'azienda di import-export si concentra sull'acquisto e sulla vendita di beni oltre i confini internazionali. Tale attività richiede la conoscenza delle normative commerciali, delle domande di mercato e della logistica per garantire operazioni ottimali. Le aziende di import-export di successo sfruttano reti e relazioni globali per risolvere i problemi e sfruttare al massimo le opportunità di mercato.
Tipi di aziende di import-export
Le aziende di import-export agevolano il commercio internazionale. Ecco quali sono i tre principali tipi di aziende di import-export, in base a focus, metodi di pagamento e rischio assunto:
Azienda commerciale di esportazione (ETC)
Le ETC cercano le tendenze di mercato più promettenti e si concentrano su acquirenti stranieri che desiderano vendere tali esportazioni. In seguito, mettono in contatto acquirenti con produttori locali che vogliono esportare i loro beni. L'azienda di esportazione spesso assume temporaneamente la proprietà delle merci durante il trasporto e, dopo aver distribuito i prodotti, guadagna una commissione.
Azienda di gestione delle esportazioni (EMC)
Le EMC lavorano per conto del venditore e tendono a specializzarsi in settori o prodotti specifici. Se un produttore di mobili desidera vendere in altri Paesi, può rivolgersi a un'EMC per trovare rivenditori e distributori in un mercato estero. L'EMC si occuperà della spedizione e gestirà la documentazione, ricevendo una remunerazione, una commissione o un compenso fisso.
Commerciante import-export
Questi intermediari indipendenti scoprono e acquistano direttamente vari tipi di beni da un'azienda locale o da un produttore estero e poi li rivendono a un prezzo maggiorato. In questo tipo di import-export, il commerciante si assume tutto il rischio, ma il potenziale di profitto può essere maggiore.
Come fare import-export
- Trova la tua nicchia e crea un business plan
- Finanzia e registra l'azienda
- Trova un mercato target e sviluppa una strategia di marketing
- Trova prodotti di successo e crea collegamenti con i fornitori
- Assegna un prezzo ai tuoi servizi e vendili
- Conserva i documenti di spedizione
Avviare un'azienda di import-export può sembrare scoraggiante a causa delle complessità normative e delle regole commerciali globali. Di seguito sono riportate alcune linee guida di base, ma dovrai svolgere le ricerche necessarie e adeguare le informazioni al tuo tipo di attività:
1. Trova la tua nicchia e crea un business plan
Quale settore o prodotto ti ispira di più? Inizia con i seguenti passaggi:
Ricerca di mercato
Per determinare se i prodotti che ti interessano hanno buone possibilità di vendita, puoi utilizzare strumenti come Google Trends, report di settore, l'Indice di Potenziale di Mercato di GlobalEDGE, analisi dei canali social, oltre a dati e analisi ufficiali dell'ISTAT.
Seleziona un tipo di azienda appropriato
Scegli come fare import-export in base a uno dei modelli di azienda visti prima: ETC, EMC o commerciante import-export.
Scrivi un business plan
Un business plan descrive come gestirai la registrazione dell'azienda nei Paesi esteri, in modo da poter operare lì. Tiene inoltre conto di requisiti in termini di licenza, assicurazione e permessi. Legali e consulenti specializzati in affari internazionali possono aiutarti in questa fase, così come le indicazioni ufficiali degli enti governativi.
2. Finanza e registra l'azienda
I costi di avviamento variano a seconda del tipo di prodotto, dello stoccaggio dell'inventario, della posizione, del budget di marketing e delle spese di viaggio. Considera anche i costi per stipendi, uffici, assicurazioni, attrezzature per ufficio, operazioni, distribuzione e spese logistiche relative a imballaggio, stoccaggio e spedizione dei prodotti. Avrai bisogno di un capitale iniziale sufficiente per coprire questi costi prima di conseguire i primi profitti. A questo punto, puoi seguire i seguenti passaggi:
Registra l'azienda
Registra la tua attività presso il Registro delle Imprese. La Camera di Commercio della tua città può offrirti informazioni su come e dove registrarsi la tua attività in base a struttura e sede dell'azienda.
Richiedi la registrazione per operare all'estero
Registra l'azienda nel Paese estero in cui desideri operare. Di solito è necessario presentare documentazione, nominare un agente autorizzato in quel Paese e pagare le imposte previste.
Acquisisci le licenze aziendali
Molti prodotti non necessitano di una licenza per essere commercializzati, ma alcuni richiedono autorizzazioni o permessi aggiuntivi da parte degli enti governativi. Ad esempio, potresti aver bisogno di una licenza per rispettare gli standard in materia di salute e sicurezza, normative ambientali o restrizioni commerciali.
Registrati come azienda di importazione
A partire dal 2023, le aziende che intendono importare beni in Italia, devono registrarsi presso il portale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La registrazione deve essere effettuata dal rappresentante legale, che effettuerà l’accesso al portale in questione mediante le sue credenziali.
Ottieni una cauzione doganale
Le nuove aziende potrebbero dover conseguire una cauzione doganale che costituisce un’assicurazione relativi a pagamenti per anticipi della restituzione all’esportazione. In questi casi occorre costituire una cauzione pari all'importo da versare, maggiorato dei 10%
Sottoscrivi un'assicurazione
Le aziende di import-export possono sottoscrivere assicurazione dei crediti sull’esportazione e assicurazione per il carico oltre all’assicurazione aziendale standard. L’assicurazione dei crediti sull’esportazione protegge contro le perdite nel caso in cui i compratori in altri Paesi non rispettino i propri obblighi di pagamento. In questo modo, puoi vendere a credito. L'assicurazione per il carico offre una copertura in caso di smarrimento o danneggiamento delle merci e prevede un risarcimento per il tempo e i profitti persi.
3. Trova un mercato target e sviluppa una strategia di marketing
Le ricerche di mercato implicano l'analisi degli utenti finali che desideri raggiungere. Poiché le aziende di import-export stabiliscono sempre collegamenti sia con esportatori che con importatori, entrambe le parti possono essere clienti potenziali. Puoi anche puntare a un mercato di nicchia internazionale, come quello della salute e benessere.
Per conquistare i clienti target, stabilisci una forte presenza online e contatta direttamente produttori e distributori o rivenditori. In caso di chiamate telefoniche o campagne direct mail, presenta la tua azienda, illustra il potenziale dei mercati internazionali e mostra la capacità della tua azienda di ottenere risultati.
4. Trova prodotti di successo e crea collegamenti con i fornitori
Questa è probabilmente la parte più divertente dell'attività di import-export, in cui cercare prodotti da commerciare e creare collegamenti solidi con un produttore locale o estero.
Ricerca di prodotti
Per trovare beni interessanti e promettenti da commerciare, puoi viaggiare all'estero, rispondere a richieste di produttori stranieri, partecipare a fiere, contattare uffici di sviluppo presso ambasciate, consultare pubblicazioni commerciali e seguire gli “indizi” che trovi su Internet.
Collegamento con i compratori
Per trovare acquirenti per beni importati o esportati, sfrutta tutte le risorse online disponibili, come marketplace B2B, directory specifiche del settore, risorse commerciali governative, così come fiere, eventi di settore, chiamate a freddo, associazioni commerciali e Camere di Commercio.
5. Assegna un prezzo ai tuoi servizi e vendili
Non è semplice stabilire gli importi da addebitare e come trasferire i prodotti dal produttore all'acquirente. Dovrai considerare le migliori opzioni per la spedizione, l'imballaggio e lo stoccaggio, e il trasporto dalla prima all'ultima fase. Molte aziende di import-export addebitano una commissione o un compenso fisso:
Commissione
Il prezzo di vendita è determinato dal volume delle unità vendute e dalla commissione guadagnata, di solito un ricarico del 10% al 15%. Se il prodotto è facile da vendere e molto ricercato, un modello basato su commissioni può essere più semplice da applicare.
Compenso fisso
Ricevere un compenso fisso significa ottenere un pagamento garantito prestabilito. La determinazione del compenso fisso dipende dalla remunerazione stimata per ore, salari, benefit, tempo per ricerche di mercato, costi generali previsti (spese operative) e una percentuale di profitto su lavoro, materiali e costi generali.
I pagamenti vengono elaborati in diversi modi mentre i beni attraversano la pipeline di vendita dell’import-export:
Pagamento anticipato
L'esportatore riceve il pagamento prima che il prodotto raggiunga l'acquirente, a volte offrendo uno sconto o altre agevolazioni. Gli acquirenti possono non sentirsi a proprio agio nel pagare prodotti non ancora ricevuti, motivo per cui il pagamento anticipato è rischioso per gli importatori.
Lettere di credito
Si tratta di un impegno da parte di una banca per conto dell'acquirente. La banca garantisce che l'esportatore riceverà il pagamento, a condizione che rispetti termini e condizioni di vendita. Le lettere di credito sono ideali per nuovi acquirenti senza estese storie creditizie, poiché la transazione è garantita da una banca.
Credito documentario
In questo caso, un esportatore delega la raccolta dei pagamenti alla propria banca (la banca remittente), che invia i documenti richiesti alla banca dell'acquirente (la banca di incasso) e indica come effettuare il pagamento. Il credito documentario tende a essere più economico delle lettere di credito, ma non prevede un processo di verifica. In caso di mancato pagamento, le azioni legali a tutela possono essere limitate.
Conti aperti
Questa soluzione consente agli importatori di pagare i beni entro 30, 60 o 90 giorni dopo la consegna. In questo caso, il vantaggio è più per l'importatore rispetto all'esportatore, che si assume un rischio maggiore, ma l'esportatore può acquistare un'assicurazione sul credito per coprire potenziali mancati pagamenti.
Alla consegna
L'esportatore non viene pagato fino a quando l'acquirente non vende i prodotti. L'esportatore mantiene tecnicamente la proprietà delle merci fino al completamento della vendita. Un esportatore potrebbe preferire questo accordo se cerca di aumentare la disponibilità dei prodotti e ridurre i costi di stoccaggio.
6. Conserva i documenti di spedizione
Ecco i documenti di spedizione più comuni con cui lavorerai ogni giorno. Tieni presente che questi non sono gli unici documenti di cui un'azienda di import-export potrebbe aver bisogno. Consulta il sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per un elenco completo.
Fattura pro forma
Include una descrizione delle merci e la garanzia di fornirle a un prezzo e in una data specificati. Viene di solito utilizzata come preventivo per negoziare la vendita. Le fatture pro forma sono anche utili per finanziamenti, lettere di credito e licenze.
Fattura commerciale
Si tratta di una versione più completa di una fattura pro, con elementi quali numeri di riferimento, termini di pagamento e informazioni bancarie. Gli ufficiali doganali utilizzano il valore degli articoli sulla fattura commerciale per calcolare i dazi doganali.
Distinta dei colli
Quando i prodotti sono pronti per la spedizione, la distinta dei colli indica la quantità di beni, l'imballaggio, il peso, le dimensioni e altre informazioni rilevanti. Gli ufficiali doganali utilizzano la distinta dei colli per controllare il carico.
Polizza di carico
Si tratta di un contratto tra il proprietario del prodotto e il vettore che spedisce le merci via terra (polizza di carico interna) o via mare (polizza di carico marittima).
Lettera di vettura aerea
Si tratta di un documento simile a una polizza di carico, ma per spedizioni tramite vettori aerei. Prevede informazioni sui beni per il tracciamento durante la spedizione.
Certificato d’origine
Questo documento è a volte necessario per lettere di credito o dietro richiesta dell'acquirente. Deve essere firmato da un funzionario governativo. Si utilizza un certificato di origine generico se non esistono accordi commerciali tra i Paesi importatori ed esportatori. Un certificato di origine di un accordo di libero scambio annulla o riduce i dazi, a seconda del linguaggio dell'accordo commerciale tra i Paesi esportatori e importatori.
Licenza di esportazione
Prima della spedizione, verifica con l’agenzia governativa che sovrintende alla categoria di prodotto per vedere se occorre una licenza. Rivolgiti anche a funzionari statali e locali per scoprire se si applicano altre normative. Ad esempio, puoi consultare il sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la classificazione del prodotto, che può identificare i cosiddetti articoli a duplice uso per scopi di controllo delle esportazioni. Ciò comprende beni collegati alla sicurezza nazionale, alla non proliferazione nucleare, alla tecnologia missilistica, alle armi chimiche e biologiche, all'attività criminale e alle minacce terroristiche.
Licenza di importazione
Salvo alcune eccezioni, i prodotti che entrano in Italia non richiedono licenze di importazione. Una licenza di importazione potrebbe essere necessaria per alimenti e prodotti lattiero-caseari, piante, animali, armi, munizioni, esplosivi, materiali radioattivi e reattori nucleari e farmaci soggetti a prescrizione.
Compilazione delle informazioni elettroniche per l'esportazione
In base alla classificazione della merce, e al relativo codice TARIC, potrebbe essere necessaria una licenza di esportazione. È fondamentale individuare la classificazione della merce così da ottenere eventuali licenze e pagare gli oneri previsti.
Come fare import-export: domande frequenti
Quali documenti sono necessari per un'azienda di import-export?
I documenti richiesti variano a seconda dei Paesi coinvolti, ma quelli necessari comprendono:
- Fatture pro forma
- Fatture commerciali
- Distinte di colli
- Polizze di carico
- Lettere di vettura aerea
- Certificati di origine
- Licenze di import-export
- Compilazioni delle informazioni elettroniche per l'esportazione
Le aziende di import-export sono redditizie?
I profitti medi stimati presentano vaste oscillazioni. Per rendere redditizia un'azienda di import-export, controlla i costi generali e stabilisci un prezzo di vendita per i beni che garantisca un buon margine di profitto.
Ho bisogno di una licenza per importare in Italia?
Per scoprire se l’importazione di una merce in Italia richiede una licenza, devi stabilire la classificazione della merce. Puoi farlo consultando il sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.